Attaccamento e amore by Grazia Attili

Attaccamento e amore by Grazia Attili

autore:Grazia, Attili [Attili, Grazia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Psicologia, Farsi un'idea
ISBN: 9788815146168
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2010-10-14T22:00:00+00:00


L’infedeltà

Finora abbiamo a più riprese sottolineato come il successo riproduttivo di due partner sia assicurato dal mantenere un legame stabile duraturo. E abbiamo addirittura mostrato, nel capitolo 2, come perfino la sessualità si sia evoluta a questo scopo. Eppure la storia non è tutta qui.

Infedeltà maschile e poligamia. Abbiamo, infatti, anche detto, che le caratteristiche fisiologiche ed anatomiche degli uomini consentono di fecondare un numero molto elevato di donne, e quindi assicurare un numero pressoché illimitato di figli. Ci possiamo aspettare, pertanto, che la selezione naturale abbia operato in modo tale da rendere presenti, nel loro patrimonio genetico, delle propensioni a cercare di copulare con quante più donne possibile.

La maggior statura degli uomini rispetto alle donne, la loro forza maggiore, la maggiore aggressività e assertività sono, peraltro, considerati dagli etologi, una spia del fatto che, per lo meno nel nostro ambiente di adattamento evoluzionistico, i primi uomini praticassero la poligamia. In ogni specie, infatti, il rapporto tra adulti maschi e femmine è approssimativamente 1:1. Allora può accadere che alcuni maschi possano riuscire a fecondare molte femmine a scapito di altri maschi, i quali possono anche non riuscire ad avere accesso ad alcuna di esse. Di qui, per i maschi, la necessità di una struttura fisica tale da consentire loro di affrontare con successo la lotta e la competizione con gli altri membri del gruppo al fine di accoppiarsi. E sembrerebbe, non a caso, che in molti gruppi di mammiferi (e in particolare tra i primati non-umani) esista una correlazione tra struttura del corpo e organizzazione societale di tipo poligamico. Il che fa supporre che questo sia vero anche per la nostra specie, data la maggiore corporatura degli uomini rispetto a quella delle donne.

Nel capitolo 2, peraltro, abbiamo fatto notare che la somiglianza, nella grandezza dei testicoli tra maschi umani e gorilla maschi, e la relativa approssimazione con quei primati, per ciò che concerne la struttura corporea, è una prova che anche nei primati umani, come in quelli, aveva accesso a una o più femmine chi riusciva a vincere nelle contese tra maschi. La grandezza dei testicoli, era, a quel punto, sufficiente a fecondare la femmina prescelta. Possiamo aspettarci, quindi, che le relazioni eterosessuali dei primi uomini fossero assimilabili a quelle che vengono instaurate nei gruppi dei gorilla. Ovvero il maschio che vinceva la contesa con gli altri maschi aveva accesso ad un certo numero di femmine, tra le quali una era, di volta in volta, preferita. Questo dato comparativo potrebbe, pertanto, farci concludere che lì dove non è consentito ad un uomo avere un harem ufficiale operino in lui tendenze a base innata ad essere infedele.

Sono chiare, a questo punto, le basi biologiche dell’infedeltà maschile e allo stesso tempo la tendenza a mantenere uno, o più, legami stabili (la moglie, l’amante, le altre): ogni contatto sessuale può produrre un discendente («hai paura di impegnarti perché hai paura di soffrire, non è vero?» dice la vittima designata del «seduttore che cerca di fuggire») e, d’altro canto, la progenie sicuramente propria ha



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